Ex-studente del BSc in Digital Management

Una chiacchierata con Lorenzo Pinto, ex-studente del BSc in Digital Management, startupper e Co-Founder e CTO di Futura.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Lorenzo Pinto, oggi startupper e Co-founder e CTO di Futura. Ex-studente del BSc in Digital Management, scopri i suoi consigli per fondare una startup e come H-FARM College lo abbia aiutato nella sua realizzazione.

Raccontaci un po’ della tua startup, Futura!

Futura nasce insieme ai miei co-founder Andrea e Francesco. L’obiettivo dal giorno zero è sempre stato quello di utilizzare la tecnologia per rendere accessibile l’educazione di alto livello fino ad oggi sempre stata riservata ad una nicchia troppo piccola di persone che potevano permettersela. La democratizzazione dell’apprendimento è il mantra che ci spinge giorno dopo giorno a dare il massimo per migliorare Futura e renderla il punto di riferimento per la preparazione ai test standardizzati. Il prodotto di Futura si è consolidato in Italia, dove siamo attivi con il brand Accademia Dei Test, con la preparazione ai Test d’ingresso universitari e si sta strutturando all’estero con i nuovi prodotti per la preparazione al GMAT. La crescita vertiginosa che stiamo vivendo in Italia (4x anno su anno) ci consente di sperimentare anche in quei mercati come USA e India in cui quello della test preparation è un mercato molto più grande ma anche più competitivo rispetto a quello italiano.

Cosa ti ha portato a fondare la tua azienda?

Da quando sono piccolo ho sempre saputo di voler lanciare un progetto mio. Sono sempre stato un maker e a 15 anni ho fondato la mia prima startup che mi ha fatto avvicinare molto al mondo della tecnologia e delle new ventures. Da lì in avanti ho sempre cercato di portare innovazione sul mercato a modo mio, utilizzando ciò che mi ha sempre appassionato ho sempre visto come uno strumento potentissimo ma ancora poco sfruttato in molti settori: l’intelligenza artificiale. In Futura abbiamo tutti esperienze di studio molto variegate, alcuni, come me, hanno avuto l’incredibile fortuna di poter studiare fuori sede, altri non hanno potuto farlo. Ci siamo resi conto di quanto fosse antidemocratica la formazione, lo strumento che più di tutti consente di abbattere qualunque tipo di barriera sociale di cui siamo permeati. Futura nasce per questo, vogliamo dare a tutti pari opportunità, rendendo democratica la formazione di alto livello, mettendo a disposizione di tutti docenti e tutor delle migliori scuole e università del mondo con esperienze di studio personalizzate per ognuno. Siamo tutti diversi, impariamo tutti in maniera diversa ed è giusto che ognuno possa perseguire i propri sogni avendo a disposizione gli stessi strumenti degli altri.

Ci parleresti della tua esperienza in H-FARM College?

Per me H-FARM College è stato uno step chiave per la mia crescita. Ho avuto modo di avvicinarmi in maniera più strutturata al mondo delle startup e dei VC che avevo solo visto dall’esterno. Inoltre, ho avuto la fortuna di incontrare docenti estremamente appassionati e competenti che mi hanno fatto innamorare del mondo del software, consentendomi di acquisire tutte le competenze e gli strumenti necessari per essere oggi il responsabile di tutto lo stack tecnologico di Futura. La contaminazione in cui abbiamo vissuto durante i 3 anni in H-FARM ha sicuramente lasciato il segno permettendomi di spaziare tra competenze tecnichetrasversali e tanti incontri con docenti, manager e imprenditori molto stimolanti con alcuni dei quali ho rapporti ancora oggi.

Secondo te, oggi, cosa porti con te della tua esperienza qui?

Sicuramente un’esperienza come quella di studiare in H-FARM College ti aiuta a far emergere gli aspetti prevalenti del tuo carattere. Grazie ad alcuni metodi d’insegnamento come le challenge e i project works ci hanno catapultati in situazioni in cui non esisteva nessun playbook ed era necessario uscirne con le proprie forze. Abbiamo quindi sempre fatto molta leva sul gioco di squadra e sulle varie competenze e conoscenze che ognuno portava all’interno del team, e questo si è rivelato un approccio vincente. Nel mio caso ho sempre avuto la propensione ad organizzare il team di persone con cui lavoravo, e sicuramente è una competenza che ho migliorato molto durante il mio percorso di studio e mi sta consentendo oggi di portare avanti, insieme ai miei colleghi, un team di più di 30 persone.

Che consigli daresti ad una persona che vuole fondare una propria startup?

Sicuramente di osare molto. Il percorso imprenditoriale richiede molti errori e cambi di rotta, più il feedback loop è veloce e prima si può capire se un’idea funziona o meno. Serve validare a tutti i costi, e per farlo non bisogna aver paura di commettere errori o di fare il passo più lungo della gamba.

Un’idea infatti non vale niente finché non te lo dice il mercato e solo andando a parlare con i propri utenti e cercando di vendere il proprio prodotto si può capire se qualcosa funziona o meno. Non si è mai abbastanza pronti per andare sul mercato, quindi meglio farlo ancora prima di pensare di sviluppare un prodotto.

Inoltre, consiglio sempre di concentrarsi su un settore che si conosce e ci appassiona. Le innovazioni della nostra era sono fatte da specialisti, che conoscono molto bene il mercato in cui operano e ne percepiscono le esigenze. Solo conoscendo a fondo un mercato puoi trovare la chiave giusta per innovarlo.

Lorenzo Pinto, Co-founder e CTO di Futura