Una chiacchierata con Chiara Schettino, Alumna del Bachelor’s Degree in Digital Management, founder di Rosso e Conthackto.

Chiara figura tra i migliori talenti Under 30 di Forbes Italia nel 2024.

Ciao Chiara! A luglio di quest’anno hai terminato il tuo percorso di studi in H-FARM College. Cosa porti con te di questa esperienza? Un ricordo in particolare che ti piacerebbe condividere…?

Ciao a tutti! Il mio percorso di studio in un ambiente così ricco e pieno di ispirazione è stato davvero straordinario. Ho avuto l’opportunità di presentare Rosso e vedere la startup crescere, insieme al mio sviluppo personale e professionale. Una delle esperienze più significative è stata la fiducia incondizionata del team di H-FARM College, che ha costantemente supportato ogni nostra iniziativa. Questo ambiente mi ha insegnato quanto sia importante il lavoro di squadra e la dedizione, e ho potuto mettere in pratica queste lezioni in ogni aspetto del mio percorso.
Sono grata per l’opportunità di apprendere e crescere in un luogo così speciale.

Da giovanissima hai fondato Rosso, una startup che si contraddistingue per un forte impegno sociale. Ti va di raccontarci in cosa consiste e come è nata?

Certamente! Rosso è una startup che si impegna con determinazione per risolvere il crescente problema dell’emergenza sangue in Italia. La situazione attuale vede una rapida diminuzione dell’età media dei donatori di sangue nel paese, e se questa tendenza prosegue, si rischia di esaurire le scorte di sangue nazionali, costringendo a importare sangue dall’estero. Inoltre, a causa della frammentazione dei sistemi delle diverse associazioni di donatori, mancano analisi statistiche unificate che permettano di comprendere in modo preciso dove servono più donazioni e dove sono meno necessarie.

Rosso si propone di affrontare questa emergenza sangue creando un registro nazionale dei donatori, utilizzando un innovativo sistema di prenotazioni e un servizio clienti di alto livello basato sulla tecnologia. L’obiettivo è coinvolgere donatori giovani e comunità aziendali, oltre a scuole, università ed eventi di sensibilizzazione. Il progetto è in costante evoluzione, con il fine di adattarsi alle esigenze in continuo cambiamento.

La nascita di Rosso è stata ispirata dalla mia personale esperienza, poiché sono stata ricevente di sangue. Spesso, mi sono trovata ad attendere per lunghe ore, per ricevere una sacca di sangue. Questa situazione mi ha spinto a cercare una soluzione, non solo per me, ma anche per molte altre persone che si trovano nella stessa situazione. Quando sono entrata a far parte di H-Farm, un ambiente che promuove l’innovazione e le startup, ho trovato il sostegno e l’ispirazione necessari per creare Rosso e affrontare questa sfida cruciale.

Una recente ricerca condotta dall’AVIS ha evidenziato la scarsa propensione delle nuove generazioni a donare. Che messaggio vorresti lanciare a questi giovani?

Il messaggio chiave che vorrei trasmettere alle nuove generazioni è che la donazione di sangue è un atto di solidarietà che può salvare vite umane ma anche un atto di cura verso se stessi. Ogni donazione è un gesto potente e concreto per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, attraverso la tecnologia e l’innovazione, stiamo rendendo la donazione di sangue maggiormente accessibile dialogando con tutti i soggetti dell’ecosistema. La loro partecipazione è fondamentale per costruire un futuro in cui non ci siano carenze di sangue. Donare è cool, è umano ed è essenziale, anche per chi lo fa!

 

“Rollercoaster”: così si auto-definisce Conthackto, un altro bellissimo progetto di cui sei founder. A chi si rivolge e con quali obiettivi?

Conthackto è un progetto che si rivolge agli studenti dai 16 ai 19 anni, creato con l’obiettivo di fornire loro esperienze straordinarie al di fuori del tradizionale contesto scolastico.
Questa iniziativa è nata in seguito a un mio viaggio nella Silicon Valley, dove ho riconosciuto la necessità di offrire agli studenti, come me ai tempi, la possibilità di acquisire competenze aggiuntive e sviluppare una maggiore consapevolezza del loro futuro.

Conthackto non è soltanto un progetto, ma un’atmosfera di scoperta e connessione, una community dove gli studenti possono incontrarsi e fondere le loro passioni, creando infinite possibilità. L’obiettivo principale è rompere la monotonia della scuola tradizionale, offrendo ai giovani la possibilità di sfidarsi, creare e scoprire il proprio potenziale al di là dei libri di testo.

Nell’affrontare il mondo del lavoro e del futuro, Conthackto aiuta i giovani a superare le paure adolescenziali, trasformandole in opportunità di crescita. Come i momenti adrenalinici di un “rollercoaster”, i ragazzi si trovano di fronte a salite e discese che rappresentano vere e proprie occasioni per crescere e imparare. 

Chiara, un sogno nel cassetto…?

Fare il giro dei paesaggi più mozzafiato del pianeta. Amo i paesaggi e la fotografia e mi piacerebbe dedicare un anno della mia vita a questo.